Salvini, per la prima volta, a partire dalla campagna elettorale per le ultime politiche, ha fatto davvero un passo falso. Certamente inopportuna, strumentale e farisea è stata la scelta di indurre una crisi di governo proprio in agosto.
Di sicuro, però, non si aspettava l’apertura, strategica quanto ipocrita dell’altro Matteo ai 5 Stelle per la formazione di un governo istituzionale che rilegherebbe il “capitano” all’opposizione per un bel po’, col rischio concreto di depauperare il copioso gruzzolo di voti che è riuscito abilmente a capitalizzare a danno degli inesperti grillini.
Ad onor del vero, non meno ambiguo e subdolo è stato l’appoggio dei 5 Stelle all’elezione della “ultras” europeista Ursula Von Der Leyen che ha rinfrancato e rinsaldato il potere franco-tedesco in ambito europeo a danno degli speranzosi sovranisti.
Comunque vada, il Movimento 5 Stelle pagherà il prezzo più alto in termini elettorali, perché, se si accorda con il PD, dando vita ad un governo molto più “affine” al “sistema” e all’UE franco-tedescocentrica, con una sola mossa otterrà tre effetti deleteri: 1- riesumare la cariatide fiorentina, 2- perdere un’ulteriore fetta di elettorato, 3- rimangiarsi tutto quanto hanno detto sui pidioti.
Se non si accorda col PD, invece, insieme alla Lega, si assumeranno tutte le conseguenze nefaste di questa crisi, come il tanto temuto aumento dell’iva.
Probabilmente il danno minore, essendosi già “compromessi” con Lega, sarebbe stato tornare a dialogare con loro. Ma, a quanto pare, questa strada è stata già scartata, dando il via – forse – al conto alla rovescia verso l’estinzione del Movimento.
Voi che ne pensate?
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